EVENTO CONCLUSO

La psichedelia occulta dei Father Murphy sbarca a Perugia
Nello spettacolo Paper Circus anche l’artista Luca Dipierro e le sue storie scure

Descritti come “una combinazione perfetta di inquietante e incantevole” dall’Huffington Post, i film animati di Luca Dipierro, artista italiano residente negli Stati Uniti, sono racconti carnevaleschi di acrobazia e morte, insieme dolenti e comici. Donne che partoriscono pesci, scimmie, navi incagliate tra gli alberi, funerali di marionette, maiali, scheletri, maschere, trombe, coltelli, nasi posticci, cappelli piumati. Paper Circus è un film denso di figure e simboli che si ripetono, amplificano, cancellano a vicenda, una narrazione frammentaria e surreale, composta da una selezione dei cortometraggi animati realizzati da Dipierro tra il 2010 e il 2015. Il lavoro di Luca Dipierro nel campo dell’animazione a passo uno, già presentato in Italia a festival quali Lugocontemporanea (2010) e Il Maggio Musicale Fiorentino (2012), nasce dall’amore/ossessione per l’oggetto libro. Dipierro realizza le sue figure con materiali derivati da vecchi libri. Carte e stoffe di diversa grana e consistenza vengono usate per realizzare marionette bidimensionali e allo stesso tempo tridimensionali, in un gioco di illusioni prospettiche, come nei teatrini di carta ottocenteschi per bambini.

La colonna sonora di Paper Circus viene suonata dal vivo, di fianco allo schermo, dal duo Father Murphy insieme allo stesso Dipierro: non si tratta di un’improvvisazione, ma piuttosto di un ibrido di musiche, canzoni, suoni incidentali che fluiscono paralleli al film, inquadratura per inquadratura, unendo la tecnica del cut-up alla performance.

Lo spettacolo, che viene presentato per la prima volta in Italia, nasce nel giugno del 2014, quando Dipierro viene invitato a proiettare una retrospettiva dei suoi film al Clinton Street Theater di Portland, Oregon. I Father Murphy sono in tour sulla West Coast e l’idea di suonare una colonna sonora dal vivo, già nell’aria da tempo, si concretizza. Il progetto viene portato in giro per cinema e gallerie degli Stati Uniti, toccando sale storiche del cinema indipendente, come il Cinefamily di Los Angeles e l’Hollywood Theater di Portland. Il Washington City Paper ne parla come di “un’immersione in un mondo macabro e struggente insieme, in cui confluiscono le tradizioni iconografiche più disparate, e in cui la musica trasforma ogni inquadratura in un tableau vivant che si fa fatica a dimenticare”.

Father Murphy è un nome che potrebbe suonare come il senso di colpa cattolico. Una spirale discendente che mira verso il fondo e poi cade ancora più in giù. I live di questa band fuori dagli schemi sono riti infuocati, liturgie trasognanti e inesorabili che non possono lasciare indifferenti. Al PostModernissimo giungono con un concerto sui generis che vi farà rimanere increduli e grati, per questo punto di vista nuovo ed altamente coinvolgente.
Father Murphy, il progetto di Federico Zanatta accompagnato anche questa volta dall’immancabile Chiara Lee, è ormai diventato cult in Nord America e gran parte d’Europa (meno in Italia, come spesso accade) con un lp “Anyway your children will deny it” inserito tra i 50 migliori album del 2012 dal magazine inglese Rock-a-Rolla (l’ultimo tour americano invece li ha visti sul palco con gli Swans di Michael Gira). Aspettatevi di compiere un tour nei meandri più bui dell’esperienza umana, un viaggio spazio-temporale avvolto in suoni, respiri, ronzii, ma dove, di tanto in tanto, fanno capolino squarci di luce e melodia. Preparatevi ad incontrare una delle più misteriose ed enigmatiche entità musicali del nostro Paese, tra i migliori rappresentanti di quella scena definita “psichedelia occulta italiana”.

PAPER CIRCUS
Father Murphy + Luca Dipierro
martedì 15 dicembre 2015 – ore 21,30

Per prenotazioni 075/9664527 o info@postmodernissimo.com