PRIMA DI BUTTARE PROVIAMO A RIPARARE, PRODURREMO MENO RIFIUTI
Perugia 20 FEBBRAIO 2018 ore 15.30
presso il Cinema PostModernissimo in Via del Carmine
La sessione di riparazione sarà ripresa da RaiTre per Report
La riparazione sarà GRATIS
Verrà offerto uno spuntino a cui seguirà la proiezione
del film Immondezza di M. Calopresti e R. Cavallo
Immondezza è un viaggio nel Sud dell’Italia tra bellezza e rifiuti. Dal Vesuvio all’Etna attraversando ‘di corsa’ parchi e Comuni, montagne e spiagge, pulendo quello che altri hanno sporcato. 350 chilometri di panorami mozzafiato fanno da sfondo all’impegno del runner Roberto Cavallo contro il littering. Per un cammino – Keep Clean and Run – all’insegna della fatica e dell’incontro con chi combatte le mafie, con chi accoglie i profughi e con chi ama la propria terra.
Perché un film sulla lotta all’abbandono dei rifiuti?
Immondezza nasce dal desiderio di raccontare il “Keep Clean and Run”, un’eco-maratona di 350km giunta nel 2017 alla sua terza edizione che vede impegnati Roberto Cavallo e altri testimonial del mondo sportivo italiano in una corsa contro l’abbandono dei rifiuti. Una corsa tra sentieri e parchi naturali raccogliendo, mappando e fotografando i rifiuti abbandonati per strada ideata con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e i media sul fenomeno del littering e del marine littering (abbandono dei rifiuti, in strada e in mare), nonché di testimoniare le filiere virtuose di gestione e trattamento dei rifiuti.
L’obiettivo del racconto cinematografico coincide con l’obiettivo della eco-maratona, traducibile in un percorso che fa della sostenibilità ambientale il suo punto di forza.
Il Keep Clean and Run 2017 si è svolto dall’1 al 7 aprile 2017 – dal Vesuvio all’Etna, attraversando Amalfi (SA), Paestum (SA), Pollica (SA), Maratea (PT), Rotonda (PT), Parco della Sila (CZ), Catanzaro, Rosarno (RC), Marina di Gioiosa I. (RC), Reggio Calabria, Messina, Catania/Nicolosi (CT) Monte Etna (CT).
La corsa è però stata l’occasione per conoscere i personaggi del territorio, cittadini, ragazzi, amministratori pubblici, associazioni.
Con lo stile che caratterizza Calopresti, nel documentario hanno quindi trovato spazio non solo la corsa, con le interviste ai partecipanti, ma anche i luoghi, con le tipicità da evidenziare, le persone, le storie di vita, gli scorci di mare, le montagne e i vulcani. Filo conduttore del lavoro è stato l’ambiente, da rispettare, raccontare, promuovere con un focus sull’impegno nella raccolta dei rifiuti per strada. Nel documentario la parte istituzione si è fusa con la parte più emozionale, restituendo allo spettatore un racconto appassionante, sia per il tema trattato sia per il linguaggio adoperato.