EVENTO CONCLUSO
EVENTO

Germania in Autunno è l’Espressionismo tedesco che adopera le coniugazioni del Futuro Anteriore domandandosi, con curiosità, quale nuova lingua potrà mai venirne fuori. Quest’anno abbiamo scelto di concentrare l’intera rassegna su Werner Herzog: senza ombra di dubbio, tra i più importanti esponenti del cosiddetto Nuovo cinema tedesco, nonché uno dei massimi cineasti viventi che nel corso della sua lunga carriera ha prodotto, scritto e diretto più di 50 pellicole.

“Per me non c’è linea di demarcazione tra fiction e documentario.”

Werner Herzog e la propria Weltanschauung. In essa convive l’apparente paradosso: la realtà della finzione filmica e la finzione della verità documentale. Il fine ultimo è la Verità Estetica. La mera realtà fattuale non è mai l’obiettivo altrimenti “l’elenco telefonico di Manhattan sarebbe il libro dei libri”. Werner Herzog è un poeta e le sue opere sono dei rompicapi di poesia.

lunedì 5 novembre, ore 21:00
LA GRANDE ESTASI DELL’INTAGLIATORE STEINER
Die grosse Ekstase des Bildschnitzers Steiner di Werner Herzog
[Germania, 1974 / 47 min / VOST]

Ispirato alla vicenda umana e sportiva dello svizzero Walter Steiner, medaglia d’oro al mondiale di volo con gli sci nel 1972 a Planica in Slovenia e nel 1977 a Vikersund in Norvegia. La figura di Steiner è presentata inizialmente attraverso un’altra sua passione, quella dell’intagliatore. Il ragazzo, in abiti da artigiano, mostra le proprie sculture ricavate dal legno, e spiega l’origine delle sue creazioni.

A seguire
GASHERBRUM – DER LEUCHTENDE BERG di Werner Herzog
[Germania, 1984 / 45 min / VOST]
La spedizione italiana di Reinhold Messner e Hans Kammerlander ai Gasherbrum I e II del 1984. Scopo finale era la traversata in stile alpino delle due vette, impresa mai realizzata fino ad allora. Il film documenta le fasi di avvicinamento, la permanenza al campo base, la partenza e il ritorno dalla vetta ed il periodo successivo, focalizzandosi sugli elementi psicologici dei due scalatori.

Introduzione critica a cura di Grazia Paganelli redattrice di Filmcritica; scrive per Panoramiche, Sentieri Selvaggi, Il ragazzo Selvaggio. È programmatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Autrice della monografia “Segni di vita. Werner Herzog e il cinema”.

 

lunedì 12 novembre, ore 21:00
FATA MORGANA di Werner Herzog
[Germania, 1970 / 79 min / VOST]
Il film è il frutto di riprese effettuate in circa due anni di viaggi nel continente africano. Sempre in bilico tra immagine documentata e costruita si compone di tre “movimenti”: La creazione, Il paradiso, L’età dell’oro. Opera centrale della trilogia che comprende I medici volanti dell’Africa orientale e Anche i nani hanno cominciato da piccoli.

A seguire
LA SOUFRIERE La Soufrière – Warten auf eine unausweichliche Katastrophe di Werner Herzog
[Germania, 1977 / 30 min / VOST]
Nel 1976, nell’imminenza di un’eruzione annunciata, l’isola di Guadalupa venne evacuata. Alla notizia che un contadino si rifiutava di lasciare l’isola nonostante il pericolo, Herzog partì con la sua troupe per comprendere meglio questa posizione e documentarla su pellicola.

Introduzione critica a cura di Luis Fulvio Baglivi collaboratore di Fuori orario e dipendente della
Cineteca Nazionale. Regista e attore, il suo “77 no commercial use” in concorso alla 35ma edizione del Torino Film Festival si apre con un estratto di “La Soufrière”.

lunedì 19 novembre, ore 21:00
IL DIAMANTE BIANCO The White Diamond di Werner Herzog
[Germania, 2004 / 100 min / VOST]
Se da oltre un secolo l’aviazione civile utilizza aerei sempre più sofisticati, c’è un ricercatore convinto delle possibilità di rilancio dei dirigibili. L’occhio di Herzog segue il lavoro appassionato dell’ingegnere aeronautico Graham Dorrington e del suo piccolo “diamante” bianco, dai laboratori inglesi fino alla spedizione amazzonica nelle foreste della Guyana.

Introduzione critica a cura di Sergio Sozzo direttore editoriale del portale di Sentieri Selvaggi. Dal 2012 tiene il laboratorio di critica cinematografica per gli utenti del Centro Diurno “Pasquariello” di Roma. È nello staff dei festival Valdarno Cinema e Laceno D’oro.

lunedì 26 novembre, ore 21:00
L’IGNOTO SPAZIO PROFONDO The Wild Blue Yonder di Werner Herzog
[Germania, 2005 / 81 min / VOST]
Un alieno dalle sembianze umane racconta la storia della sua gente che, fuggita da un pianeta
morente, è atterrata sulla Terra. Intanto, poiché una catastrofe minaccia il mondo di estinzione, una navetta terrestre viene spedita nel cosmo per trovare un luogo adatto all’umanità. Sbarca sul lontanissimo Wild Blue Yonder, proprio il pianeta d’origine degli alieni giunti sulla Terra.

Introduzione critica a cura di Daniele Dottorini critico cinematografico. È docente di Storia del Cinema al DAMS dell’Università della Calabria e all’Università per stranieri di Perugia e del corso di Critica Cinematografica e di Storie del Cinema presso la scuola di Sentieri Selvaggi. Ha appena dato alle stampe per Mimesis il volume “La passione del reale. Il documentario o la creazione del mondo”.