-> Giovedì 24 la proiezione sarà accompagnata e introdotta dal regista Giovanni Cioni e dal critico Simone Rossi. <-
«Un film di spettri e una polifonia di voci, di tempi, di spazi (il mare, il silenzio della frontiera…), una polifonia con un coro di rane e una voce narrante. La voce narrante non è il testo su cui si è costruito il film, sono degli appunti scritti durante il montaggio del film, come degli appunti di viaggio, in un dialogo immaginario con le rane. Questi appunti sono diventati quasi come un canto.» – Giovanni Cioni
«I film di Cioni assomigliano sempre più a un deposito, sembrano coperti da un velo di polvere, come caverne che nascondono passaggi segreti e tesori nascosti. Senti che la riflessione e la teoria si inabissano in strati più profondi, in una dimensione da cui scaturiscono la poesia e la visione e tutti i simboli della trasformazione. E il concetto stesso di documentario perde la sua definizione, la sicurezza del dato oggettivo, per diventare un racconto avventuroso o, forse, una pratica esoterica, come il cinema tutto. Un viaggio di esplorazione oltre le colonne d’Ercole, tra le onde del mare, tra la vita e la morte. Ma quale vita, quale morte? Quante volte si muore e si rinasce in una vita? Le due cose non sono poi così diverse nel pendolo che oscilla tra la notte e il giorno.» – Aldo Spiniello, Sentieri Selvaggi
L’ingresso in sala è consentito solo mostrando il proprio Green Pass Rafforzato (esclusi under 12) e mascherine FFP2.
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