Prèmiere mondiale alla 71ma Berlinale.
Mr Emmer, un regista scomparso da tempo, viene ritrovato da Catarina, l’assistente di un produttore assente. I due partono in auto verso Tubinga, alla ricerca dei luoghi di Friedrich Hӧlderlin, in un viaggio preparatorio per un mai abbandonato progetto di film sul poeta. Ma le cose non vanno secondo i piani del produttore e durante il viaggio le ispirazioni si rivelano un ostacolo alla realizzazione di qualsiasi opera. Un canto d’amore per la Natura sofferente.
«Gli Dei sono fuggiti, il mondo è disertato dal divino, tuttavia un fuoco ci trascina, nonostante tutto, c’è questa urgenza, domanda che preme nel profondo, una domanda che ci impone a cercare ciò che è più propriamente nostro. Cercare il dove, il da dove. Quel domandare osa scavalcare l’ultimo orizzonte per porci all’aperto, nello spazio sconfinato. Figli del caso verso la dissipazione. Ma la verità è una sola? La verità va declinata. Emmer non incontra una pietra di inciampo, ma nel suo cammino si attende qualcosa, l’assurdo in cui lo sguardo naturalistico, ferocemente indifferente, si fonde con lo sguardo tragico, di boschi neri a rivestire una terra di dolore, una terra nuda, da una veduta luminosa.» – dalla recensione di Leonardo Lardieri per sentieriselvaggi.it