PROGRAMMAZIONE CONCLUSA
François Ozon
Un film di François Ozon. Con Denis Ménochet, Isabelle Adjani, Khalil Ben Gharbia, Hanna Schygulla, Stefan Crepon.
Titolo originale Peter Von Kant. Drammatico - V.M. 14, durata 85 min, colore - Francia, 2022 - Academy Two.

Peter Von Kant. Una libera trasposizione del capolavoro di Reiner Werner Fassbinder, Le lacrime amare di Petra von Kant.

Peter Von Kant rappresenta il suo omaggio ultra-dichiarato al film originale e alla figura tutta di Fassbinder: da Petra a Peter, Ozon cambia il genere del protagonista e apre degli squarci nel tessuto di un cult del 1972, che i quattro atti teatrali e il singolo appartamento riempiva di melodramma lesbico.

Mettendo in primo piano il corpo esibito di Denis Ménochet e trasformando in regista la stilista dell’originale, Ozon usa il testo come un tramite per raggiungere Fassbinder stesso ed esplicitare quegli elementi personali che nel film erano sublimati dall’artificialità camp del contorno. Un’operazione, come al solito per Ozon, condotta con astuzia e superbo mestiere (e soprattutto con un amore genuino per Fassbinder, ritratto in foto oltre che in filigrana drammatica), ma che rappresenta giocoforza una chicca per gli appassionati, il cui complesso gioco di specchi e ammiccamenti si perde in un vortice di referenzialità.

Rimane un divertissement ricco di spunti, primo tra tutti la performance di Ménochet che trova un ruolo in grado di mettere in discussione la sua intensa fisicità e trovare nuovi sfoghi al suo lato più vulnerabile. E poi, ovviamente, l’opulenza selvaggia dei costumi, del trucco e dei capelli, la volubilità cromatica della fotografia, e la location unica dell’appartamento in cui perfino i muri raccontano una storia. Come si può non divenire pazzi d’amore e desiderio in un contesto del genere? E come si può poi resistere al dolore e alla rabbia che ne consegue, e che non risparmia né madri né figlie?

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