POST
ART

LASCIATEMI COSÌ
COME UNA COSA POSATA IN UN ANGOLO
E DIMENTICATA

G. Ungaretti

L’opera d’arte ha dignità propria; trova nel bello la sua ragione d’essere nata; si posa tra le epoche indisturbata, come a seguire l’insegnamento della natura che, solitaria e silente, agisce su ognuno di noi senza mai chiedere
permesso.
Chi la osserva non le dona vita, perché essa, nel momento in cui appare, l’ha già perduta.
Ogni commento sarà dunque superfluo, come quando ci si stringe attorno ad una salma che quieta riposa nella bara; a nulla più serviranno le nostre impressioni.
Solo l’artista osa parlare della propria opera, proprio perché questa non può più sentirlo.


Lo spazio espositivo che si trova all’interno del cinema Postmodernissimo, diretto da Elisa Fuso, ospiterà ciclicamente durante l’arco dell’anno diversi artisti.
Punto fondamentale del progetto dal titolo “Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata”, è quello di dare voce agli artisti attraverso i loro scritti che accompagneranno il lavoro murale; è l’artista quindi che può parlare della propria opera.


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