PROGRAMMAZIONE CONCLUSA
Bong Joon-ho
Un film di Bong Joon-ho. Con Bin Won, Ku Jin, Hye-ja Kim, Je-mun Yun, Jeon Mi-seon, Woo-hee Cheon.
Titolo originale Madeo. Drammatico, durata 128 min, colore - Corea del Sud, 2009 - P.F.A. Films, EMME CINEMATOGRAFICA .

Do-joon è un ragazzo con un deficit mentale, che vive con la madre Hye-ja in una piccola cittadina del sud Corea. Un giorno il corpo di una studentessa viene ritrovato su una terrazza in una posizione strana e alla vista di tutto il paese. Le prove alquanto irrisorie di questo omicidio portano a Do-joon, ma queste bastano alla polizia per accusarlo di omicidio e chiudere il caso. Hye-ja però è convinta dell’innocenza del figlio e farà di tutto per scoprire il vero colpevole.

«Tutti hanno una madre, e tutti hanno un’idea precisa di cosa sia una madre: è la persona che ciascuno di noi ama di più, la più gentile, e al contempo la più irritante. Sono molti i sentimenti che si contrappongono quando si ha a che fare con questa figura, e questo perché la relazione tra un figlio e sua madre è alla base di tutte le relazioni umane. Innumerevoli romanzi, film e programmi televisivi si sono avvicinati alla figura materna, ma io volevo esplorarla in un modo che fosse mio peculiare, funzionale a scoprire dove potevo portarla a livello cinematografico, per poi spingerla fino all’estremo. E cosi prosegue: “Volevo fare un film che scavasse in profondità, in ciò che è caldo e potente, come il cuore di una palla di fuoco. In questo senso, la mamma è una sfida cinematografica per me, perché nei miei film precedenti erano tutte storie che tendevano a estendersi: se un caso di omicidio (Memorie di un assassino – Memories of Murder) mi ha portato a parlare degli anni ’80 e della Corea, e l’apparizione di un mostro (The Host), mi ha spinto a parlare di una famiglia, della società coreana e degli Stati Uniti, la mamma è, al contrario, un film dove tutte le forze convergono verso il cuore delle cose. Avere a che fare con la figura materna è un déjà vu ma vedo questo film come un nuovo approccio e spero che venga percepito anche dagli spettatori, come qualcosa di familiare ma estraneo.» – Bong Joon-ho

«Esce il 1° luglio nelle sale italiane Madre diBong Joon-ho, il regista sudcoreano che con il suo Parasite ha conquistato in pochi mesi la Palma d’Oro al festival di Cannes e i più importanti Oscar 2020: Miglior Film (prima volta nella storia che per un’opera straniera), Miglior Regista, Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Film Straniero.
Parasite ha dato a Bong Joon-ho una maggiore notorietà mondiale pur essendo già da tempo un regista amato e ammirato. Tra i sette lungometraggi con i quali il regista asiatico si è affermato come uno dei nuovi maestri del Cinema internazionale c’è anche Madre, film del 2009. Si tratta di un thriller hitchcockiano, distribuito nelle nostre sale cinematografiche da Pier Francesco Aiello per PFA Films ed Emme Cinematografia.» – Margherita Bordino, Artribune

 

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