EVENTO CONCLUSO

Giornata della Memoria, Evento Speciale
ore 21:00
Presentazione del libro di Alessandro Izzi LE STRATEGIE DELL’OBLIO – Percorsi e ricorsi nel cinema italiano sulla Shoah dal 1945 al 2016 in compagnia dell’autore e di Simone Rossi.

a seguire proiezione de
L’ORO DI ROMA di Carlo Lizzani
(1961 / 93 min. / B&N)

ingresso € 7,00

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Alessandro Izzi (Formia, 9 gennaio 1974), condirettore di Close-up di Roma, ha collaborato con varie riviste di cinema e teatro quali Tam Tam Cinema, Time Out, Cinemazip e Quaderni di CSCI di Barcellona (Spagna).
Autore di saggi e monografie su cinema e teatro come Dal Tibet a Hollywood (2008), Nuovo cinema tedesco (2009, con Giovanni Spagnoletti), La finestra sulla scena (2013).
Ha dedicato al tema della Shoah parte dell’attività di drammaturgo con titoli quali La valigia dei destini incrociati (2012), I topi nel muro (2014, vincitore della quarta edizione del “premio Teatro, Cinema e Shoah”) e Zingari lager (2017) quest’ultimo incentrato sulla realtà del Porrajmos.
È autore anche di saggi su Wenders, Crialese, Visconti e Nanni Moretti contenuti in volume e cocuratore di Comic Book Movies (Universitalia, 2013) e di DC vs Marvel: Infinity War (Universitalia, 2017). E’ dottore di ricerca in Italianistica (Indirizzo Cinema) presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Per la sua attività ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali tra cui il Premio Giovane Holden, Premio Artigogolo, Premio Lago Gerundo.

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L’ORO DI ROMA di Carlo Lizzani
(1961 / 93 min. / B&N)
Dopo l’armistizio italiano i tedeschi occupano Roma, nell’ottobre del 1943 il comandante della polizia tedesca chiama il presidente della comunità israelitica al suo cospetto e gli ordina di consegnare 50 chili d’oro entro due giorni, altrimenti prenderà 200 capifamiglia in ostaggio. La comunità è divisa tra chi decide di cedere al ricatto e consegnare il poco oro rimastogli e chi non crede nella parola dei tedeschi. Gli ebrei rimasti nel ghetto sono impoveriti dalle leggi razziali italiane e con enorme difficoltà cercano di arrivare alla cifra imposta.
Il presidente della comunità fa il possibile per chiedere aiuti, angosciato e incerto che la consegna possa davvero servire a salvare delle vite. Un gruppo di ragazzi si arma per ribellarsi, a capo del quale c’è il giovane calzolaio Davide. La decisione di non consegnare l’oro e contrastare il potere nazista lo porta a scontrarsi con gran parte dei membri della comunità e con il precetto del rifiuto della violenza. Giulia, ex-compagna della scuola israelitica di Davide, in un primo momento sembra poter fuggire alla segregazione razziale, grazie all’amore corrisposto per Massimo, uno studente di medicina cattolico. Decisi a sposarsi, Giulia si battezza, divisa nell’amore verso le proprie radici. Infatti, quando malgrado l’avvenuta consegna dei 50 chili d’oro, i tedeschi rastrellano ebrei in tutta Roma, portando via uomini, donne, malati e bambini, lei si consegna volontariamente in mano ai tedeschi, per seguire suo padre e la sua gente.