Carrie – Lo sguardo di Satana
Horror - V.M 14 | USA | 1976 | 98 minCarrie. Solo giovedì 31 ottobre, in occasione di Halloween, il cult di Brian De Palma tratto nel 1976 dal romanzo di Stephen King, restaurato in 4K. Carrie è anche un’opera seminale, che aprirà la strada agli slasher movie adolescenziali degli anni a venire.
Carrie, un’adolescente timida all’ultimo anno delle superiori, non riesce a integrarsi a causa di un’educazione troppo rigida. Sua madre Margaret, infatti, è un’integralista cristiana e costringe la figlia a rimanere segregata in casa praticamente tutti i giorni. Tutto precipita quando un giorno, nelle docce, avviene un episodio imbarazzante per cui le sue compagne la deridono. L’insegnante di ginnastica decide così di intervenire punendo tutte le ragazze, tranne Sue, l’unica che dimostra di voler aiutare Carrie davvero. La nuova compagna, infatti, chiede a Tommy Ross di invitarla al ballo e lui accetta. Intanto Chris, che è tra le studentesse punite, vuole a tutti costi vendicarsi per il torto subito e progetta col fidanzato Billy un terribile scherzo da fare a Carrie per umiliarla davanti a tutta la scuola. La protagonista, che nel frattempo ha scoperto di avere lo straordinario potere di spostare gli oggetti con il pensiero, riesce a ribellarsi alla madre e va al ballo. Ma quando arriva alla festa, la ragazza riceve l’ennesima umiliazione pubblica da parte delle sue coetanee. Questa volta, però, la sua reazione lascerà tutti senza parole…
Il colore rosso invade spesso le inquadrature di Carrie, il cult firmato Brian De Palma che ha consacrato la fortuna cinematografica di Stephen King (il quale, spesso critico sulle versioni cinematografiche dei suoi libri, ha sempre amato questo film). Adattando il primo romanzo del grande maestro della narrativa horror nordamericana, il più ‘tecnico’, teorico, citazionista dei registi della new Hollywood costruisce una perfetta e barocca macchina del terrore, in cui il sangue diviene mezzo, simbolo e infine conseguenza di una maturazione adolescenziale mai così spietata. Fondamentale il corpo attoriale di Sissy Spacek, capace di esprimere la più violenta delle fragilità. Non le è da meno l’allucinata madre interpreta da Piper Laurie (entrambe si guadagnarono una meritata nomination agli Oscar).