Cile, il mio paese immaginario
Documentario | Cile | 2022 | 83 minCile, il mio paese immaginario. A cinquant'anni dal colpo di stato in Cile, 11 settmebre 1973, e dall'assassinio del presidente Salvador Allende, un evento speciale con Patricio Guzmán, autore che votato la sua vita e il suo lavoro di cineasta alla ricomposizione di una memoria giusta ed imprescindibile. Il film è stato presentato all'ultimo Festival di Cannes.
Nel maggio del 2019 Patricio Guzmán ha presentato al festival di Cannes La cordigliera dei sogni, sognando ad alta voce, in coda al documentario, che il suo paese d'origine, Il Cile, potesse ritrovare il suo passato glorioso e l'allegria perduta. Quel passato che era stato brutalmente ucciso ancora giovanissimo dal golpe di stato militare che aveva deposto il presidente Allende, e che Guzmán aveva documentato nella sua trilogia più famosa. Nell'ottobre dello stesso 2019 qualcosa di enorme accade di nuovo in Cile, dopo tanti anni. Un movimento di massa nuovo, apartitico e senza leader di sorta, porta in piazza un milione e mezzo di persone. Giovani, soprattutto, ma non solo. Domandano rispetto dei diritti umani, sostegno dallo stato, in una parola democrazia. È la seconda rivoluzione cilena e, per il regista, la realizzazione inaspettata di un desiderio profondo.