Dopo la guerra
Drammatico | Francia | 2017 | 100 minDopo la guerra. Film in concorso nella sezione Un Certain Regard dello scorso Festival di Cannes. Esordio nel lungometraggio per Annarita Zambrano che sceglie di porre lo sguardo sulle ferite ancora aperte della lotta armata degli anni '70.
Rappresenta sicuramente un elemento d’interesse il fatto che una regista nata nel 1972 decida di dirigere e sceneggiare come sua opera prima nel campo del lungometraggio un film che abbia al centro le ferite ancora non chiuse della lotta armata che insanguinò l’Italia negli anni in cui lei muoveva letteralmente i primi passi.
Bologna, 2002. La protesta contro la riforma del lavoro esplode nelle università. L'assassinio di un giudice riapre vecchie ferite politiche tra Italia e Francia. Marco, ex-militante di sinistra, condannato per omicidio e rifugiato in Francia da 20 anni grazie alla Dottrina Mitterand, che permetteva agli ex terroristi di trovare asilo oltre Alpe, è sospettato di essere il mandante dell'attentato. Quando il governo Italiano ne chiede l'estradizione Marco decide di scappare con Viola, sua figlia adolescente. La sua vita precipita, portando nel baratro anche quella della sua famiglia italiana, che, da un giorno all'altro, si (ri)trova costretta a pagare per le sue colpe passate.