I misteri del giardino di Compton House. In una villa della campagna inglese, alla metà del Seicento, un pittore riceve l’incarico dalla proprietaria, Lady Herbert, di eseguire dodici disegni della sontuosa dimora.
Inghilterra, 1694. Mentre il marito è lontano da casa per un viaggio, la ricca Mrs. Herbert convoca presso di sé il celebre pittore Neville, con l’intenzione di commissionargli l’esecuzione di dodici disegni della loro sontuosa magione di campagna. Neville accetta l’incarico, ma ad una condizione: che Mrs. Herbert, per ogni disegno portato a termine, trascorra una notte d’amore con lui.
Prodotto dalla rete televisiva britannica Channel 4, I misteri del giardino di Compton House è il film che ha consacrato sulla scena internazionale il regista inglese Peter Greenaway, passato al cinema dopo una carriera come pittore, scrittore ed autore di documentari, e qui al suo secondo lungometraggio per il grande schermo. Il titolo originale della pellicola, The draughtsman’s contract, si riferisce al singolare contratto stipulato dal personaggio principale, un rinomato paesaggista di nome Neville (Anthony Higgins), con l’altolocata Mrs. Herbert (Janet Suzman), che promette di concedergli le proprie grazie in cambio di una serie di dodici disegni da donare al marito.
Ambientato nella campagna inglese alla fine del XVII secolo, il film di Greenaway si apre con una lunga sequenza iniziale di dieci minuti, una sorta di ironico antefatto in cui ci vengono mostrate le “chiacchiere” e i pettegolezzi di un’aristocrazia quanto mai decadente, che maschera dietro dialoghi forbiti e riti cerimoniosi la propria inesorabile vacuità. Quindi, con l’arrivo di Neville alla residenza degli Herbert, ha inizio una vicenda destinata ben presto a tingersi di giallo. Infatti, Neville non tarderà a rendersi conto che qualcosa di ambiguo e sinistro è nascosto nella magione di Compton House: oggetti disseminati per il giardino senza alcun motivo plausibile, che forse costituiscono gli indizi di un misterioso delitto. E mentre è alle prese con i propri dubbi, Neville si ritroverà coinvolto in un torbido gioco di seduzione che vede partecipe, oltre alla signora Herbert, anche la figlia dei padroni di casa, la giovane Mrs. Talmann (Anne-Louise Lambert), intenzionata a proporre al pittore un secondo contratto…
Peter Greenaway firma un’opera complessa e sofisticata, a metà strada fra il murder-mystery, il dramma in costume e la commedia grottesca, che rappresenta anche un’acuta riflessione sui rapporti fra arte e potere in una società classista e dominata dagli interessi economici. L’intreccio narrativo, pervaso da una sottile vena ironica (da notare il servo nudo che di notte si aggira per la villa “travestito” come una statua), avrà un esito tragico e beffardo, che tuttavia non scioglierà il mistero alla base del plot. Sebbene a tratti rischi di risultare un raffinato esercizio di stile, I misteri del giardino di Compton House è un film abilissimo nell’esplorare il tema dell’ingannevolezza delle apparenze e del tentativo da parte dell’artista (e al tempo stesso della macchina da presa) di catturare un’immagine veritiera della realtà. L’elegante colonna sonora è composta da Michael Nyman.
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