Il gioco del destino e della fantasia
Drammatico | Giappone | 2021 | 121 minIl gioco del destino e della fantasia. Film vincitore dell'Orso d'Argento al Festival di Berlino.
Un triangolo amoroso inaspettato, una trappola di seduzione fallita e un incontro frutto di un malinteso, raccontato in tre movimenti per raffigurare tre personaggi femminili e tracciare le traiettorie tra scelte e rimpianti.
Prima storia "Magia (o qualcosa di meno rassicurante)" - La migliore amica della giovane modella Meiko si sta innamorando di un uomo. Ma non sa che quell'uomo è proprio l'ex fidanzato di Meiko.
Seconda storia "Porta spalancata" - Segawa, professore universitario, diventa oggetto di una vendetta "sessuale": quella dello studente che ha bocciato e della sua bella complice.
Terza storia "Ancora una volta" - Natsuko incontra casualmente Nana sulle scale mobili di un centro commerciale. Le due donne sembrano riconoscerci: cos'hanno condiviso nel passato?
«Sebbene le coincidenze siano possibili tutti i giorni, valutiamo poco il loro potenziale di elevarci o ribaltare del tutto una situazione. [...] Non sono solo tre episodi quelli che compongono IL GIOCO DEL DESTINO E DELLA FANTASIA: sono tre movimenti, come se la sceneggiatura fosse musica. Tre partiture cinematografiche dedicate alle conseguenze dell'amore e del destino. Quanto può influire sulla nostra vita un semplice imprevisto? Divertitevi ad essere sorpresi dall'imprevedibilità del mondo!». - Ryûsuke Hamaguchi
«Se un autore si riconosce dallo stile, il cinema così apparentemente letterario di Hamaguchi (classe 1978) segnala un autore con la A maiuscola che usa a meraviglia un pugno di elementi: i dialoghi scolpiti quanto fluidi, il gioco delle inquadrature e del fuori campo, la presenza discreta ma decisiva della natura, il controllo della drammaturgia e dei suoi eccellenti interpreti. Resuscitando una tradizione che può evocare i grandi libertini francesi come certi autori giapponesi del Novecento (Kawabata e Naruse su tutti), ma è messa in risonanza con mezzi, mode e modi di comunicazione del tutto contemporanei, dall’ e-mail ai manga (solo evocati ma ben presenti nel disegno dei personaggi). E non per modernizzare a tutti i costi bensì per esaltare le eterne ambiguità, e la potenza generativa, del discorso amoroso». - Fabio Ferzetti, L'Espresso
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