Il Legionario
Azione, Drammatico | Italia, Francia | 2021 | 82 minIl legionario. Esordio al lungometraggio del regista bielorusso naturalizzato italiano Hleb Papou, presentato a Locarno 74 nella sezione Cineasti del Presente.
Puoi fare finta di niente, ma in questo momento a Roma si sta consumando una battaglia. Migliaia di persone disperate sono costrette a occupare palazzi inabitati per rivendicare il diritto ad avere un tetto sopra la testa.
Le forze dell’ordine hanno il dovere di tutelare la legge e di impedire che questo avvenga.
Daniel, nato a Roma da genitori africani, è cresciuto in un palazzo occupato. Molti anni fa ha deciso di andarsene per farsi una nuova vita ma adesso è costretto a ritornare. Questa volta, però, in divisa da poliziotto del Primo Reparto Mobile della Polizia di Stato.
La sua missione è sgomberare il palazzo in cui ancora vivono sua madre e suo fratello, che intanto è diventato il leader degli occupanti.
Daniel, celerino tra gli occupanti e occupante tra i celerini, deve scegliere: restare fedele al suo corpo di polizia o salvare la propria famiglia dallo sgombero.
«L’idea de Il legionario nasce da un’esigenza molto forte: raccontare l’Italia multiculturale di oggi e la generazione dei nuovi italiani, figli di immigrati ma nati e cresciuti in questo Paese.» - Hleb Papou
«Hleb Papou evita la retorica del caso, caratterizzando la storia e i personaggi senza caricature corazzate banalmente riconoscibili e fatalmente ammiccanti. La difesa strenua del proprio spazio e della propria dignità, permette a un esercito di mondi e di storie diverse di raccontare la propria storia, il proprio passato e soprattutto il proprio futuro. Non esistono case, solo il far casa. Solo un lunghissimo minuetto di addomesticamento reciproco di cose e persone. Quella casa, quel palazzo, quel riparo difeso, sono l’addomesticamento dei suoi interpreti per rendersi adatti al mondo in cui vivono e viceversa l’addomesticamento del mondo per trasformarlo in un abito, un dialetto, un costume, una divisa, che aderiscono ai corpi fino a confondersi con la propria indole, la propria anatomia, la propria immagine.» - Leonardo Lardieri, Sentieri Selvaggi
L'ingresso in sala è consentito solo mostrando il proprio Green Pass Rafforzato (esclusi under 12) e mascherine FFP2.