Il richiamo della foresta
Avventura | USA | 2020 | 100 minIl richiamo della foresta. Harrison Ford nella trasposizione live action del romanzo di Jack London. Avventuroso e selvaggio, conferma il fascino intramontabile di una storia sul rapporto tra uomo e natura.
Quarto adattamento per il grande schermo del classico Il richiamo della foresta di Jack London. Diretto da Chris Sanders (Dragon Trainer, I Croods) e interpretato da Harrison Ford, racconta la storia del cane Buck, strappato dal suo padrone in California e portato nel freddo Klondike, nella natura selvaggia dell’Alaska, al servizio di cercatori d’oro senza scrupoli.
Il capolavoro americano riporta in auge un’avventura dal fascino senza tempo.
Abbandono e riscatto rivivono negli occhioni dolci del protagonista a quattro zampe, incrocio di un San Bernardo e di un Collie scozzese. Esattamente quello descritto da London, rielaborato in CGI per renderlo più espressivo. Allo stesso modo quasi tutti gli altri animali (i vari cani che trainano la slitta, nonché i lupi) sono stati ricreati al computer (e fortunatamente nessuno parla).
Questo film in live action ci fa rivivere soprattutto il rapporto d’amicizia tra Buck e John (Harrison Ford) e ci fa riscoprire il legame primordiale tra uomo e natura come sorprendente esplorazione dell’animo.
Nel cast anche John Thornton, Dan Stevens, Omar Sy, Karen Gillan e Bradley Whitford. Tra valanghe impetuose e lastre ghiacciate, Il richiamo della foresta è avventuroso e selvaggio quanto basta e restituisce la storia nella sua epicità. Un cane che da prigioniero riscopre il suo istinto e ritorna alle leggi della natura, correndo alla testa di un branco di lupi “alla pallida luce della luna o al lucore dell’aurora boreale”.
Un film che continua a tramandare di generazione in generazione quella libertà di amare e quel richiamo della foresta così presenti nel racconto di London del 1903.
[Giulia Lucchini per Cinematografo.it]
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