La paranza dei bambini. Vincitore dell’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura alla Berlinale, il film tratto dal bestseller di Roberto Saviano, è diretto da Claudio Giovannesi già autore di due splendidi film sull’adolescenza: Alì ha gli occhi azzurri e Fiore.
Martedì 26 febbraio Claudio Giovannesi sarà ospite al PostModernissimo per presentare il film e festeggiare la vittoria dell’Orso d’Argento.
Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O’Russ e Briato vogliono fare soldi, comprare vestiti firmati e motorini nuovi. Giocano con le armi e corrono in scooter alla conquista del potere nel Rione Sanità. Con l’illusione di portare giustizia nel quartiere inseguono il bene attraverso il male. Sono come fratelli, non temono il carcere né la morte, e sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Nell’incoscienza della loro età vivono in guerra e la vita criminale li porterà ad una scelta irreversibile: il sacrificio dell’amore e dell’amicizia.
Il film La paranza dei bambini è tratto dal terzo libro di Roberto Saviano, lo scrittore napoletano costretto a vivere sotto scorta dal 2006, quando sono state fatte serie minacce alla sua vita da parte di esponenti del clan dei casalesi, da lui denunciati con nome e cognome.
Dopo Gomorra, che ha dato vita al film di Stefano Sollima e alla serie tv di grande successo internazionale, arrivata quest’anno alla quarta stagione, Saviano ha pubblicato ZeroZeroZero, sul traffico di cocaina, nel 2013, seguito nel 2016 da questo libro sulle gesta dei giovani e giovanissimi criminali reclutati dalla camorra.
A differenza dei precedenti, si tratta di un romanzo vero e proprio, anche se ispirato a fatti (molto) reali. Prima del film ne è stato tratto uno spettacolo teatrale, presentato al festival dei Due Mondi di Spoleto, con la regia di Mario Gelardi. Il titolo del libro è fortemente metaforico: Se paranza in gergo camorristico è il gruppo armato, nella pesca indica quei pesci non ancora adulti che, attratti dalla luce delle lampare, si staccano dal fondo e vengono facilmente catturati dalle reti.
A dirigere il film, unico titolo italiano in concorso al festival di Berlino, è Claudio Giovannesi, regista e musicista romano, che ha debuttato nel 2008 con La casa sulle nuvole (premio speciale della Giuria al Festival di Bruxelles), dirigendo tra gli altri l’acclamato Fiore, che gli ha valso un Nastro d’Argento speciale e a Valerio Mastandrea il David come miglior attore non protagonista. Giovannesi non è estraneo al mondo narrato da Saviano, visto che ha diretto nel 2016 anche due episodi della serie tv Gomorra.