L’ora più buia
Drammatico | Gran Bretagna | 2017 | 125 minL'ora più buia. Uno straordinario, gigantesco Gary Oldman in odore di Oscar e vincitore del Golden Globe come migliore attore.
Political drama firmato Joe Wright, L'ra più buia è ambientato all'inizio della Seconda guerra mondiale. L'ora più buia cui fa riferimento il titolo è il momento cruciale della scelta, da parte del Primo ministro britannico Winston Churchill (Gary Oldman), tra l'armistizio con la Germania nazista e l'intervento nel conflitto armato. Di fronte all'avanzata dell'esercito tedesco e all'imminente invasione della Gran Bretagna, Churchill è chiamato a decidere tra la tutela del Paese in nome di una pace apparente e temporanea e la difesa dei propri ideali di autonomia e libertà. Accanto a lui, indaffarate nel dietro le quinte della storia, la moglie Clementine (Kristin Scott Thomas) e la segretaria personale Elizabeth Nel (Lily James). Nel cast anche Ben Mendelsohn nei panni dell'amato sovrano Re Giorgio VI, e Ronald Pickup in veste di Primo ministro uscente, Neville Chamberlain.
Le pagine cruciali della storia britannica sono recentemente sempre più in primo piano, al cinema come nelle serie televisive. Non è un territorio inusuale anche per il regista Joe Wright, il cui piano sequenza sulla spiaggia di Dunkerque in Espiazione è stato spesso lodato, e confrontato al lavoro di Nolan nel recente film omonimo. L'ora più buia già dal titolo ci fa intuire la delicatezza del momento in cui si trova il protagonista, Winston Churchill. Il primo ministro Neville Chamberlain è prossimo alle dimissioni dopo molte mosse impopolari, come l'ostinazione nel cercare una soluzione politica con l'aggressivo regime hitleriano.Siamo nel maggio 1940 e il corpulento politico conservatore, appena nominato premier, deve subito prendere una decisione fondamentale per le sorti del suo Paese. Prendere atto della sconfitta francese e cercare la pace con la Germania, o continuare a combattere, confidando in una pronta riscossa, a partire dal recupero delle proprie truppe, accerchiate sulla spiaggia francese di Dunkerque?
Una sfida totale con l'obiettivo di mobilitare la nazione intera per proseguire la guerra in nome degli ideali liberal democratici degli alleati. L'ora più buia è tutto ambientato negli austeri e cupi uffici della politica britannica, in una sorta di fronte interno rispetto all'eroismo epico del film di Nolan. Wright sceglie una via claustrofobica, tutta concentrata sulla parola, quella molto caratteristica del linguaggio di Churchill, un vero leone in gabbia. Il premier inglese è qui interpretato da un irriconoscibile Gary Oldman, truccato pesantemente per l'occasione, tanto da richiedere oltre tre ore di make-up ogni mattina prima di iniziare le riprese. Un lavoro estremo che ogni attore sogna, con un tono di voce anch’esso ben diverso dal proprio, per il grande interprete londinese, nominato solo pochi anni fa all'Oscar per La talpa.
La sceneggiatura è del neozelandese Anthony McCarten, già autore de La teoria del tutto: ancora una storia vera e biografica con un’interpretazione forte, quella dello scienziato Stephen Hawking per cui Eddie Redmayne vinse l'Oscar.
Per il ruolo di Neville Chamberlain era stato scelto John Hurt, poi sostituto da Ronald Pickup a causa della malattia del grande attore, poi scomparso a gennaio del 2017. Non si smentisce la grande scuola degli interpreti britannici, qui presente in forze: Stephen Dillane è il ministro degli esteri Lord Halifax, grande sostenitore di una pace con Hitler, Kristin Scott Thomas è la moglie di Churchill, Clementine, mentre Lily James passa dai piani nobili di Donwton Abbey al ruolo di segretaria personale del primo ministro. C’è anche un po' d’Italia nella squadra de L’ora più buia, con il montatore Valerio Bonelli e il compositore della colonna sonora, il pisano Dario Marinelli, collaboratore abituale di Wright, vincitore dell'Oscar per Espiazione e nominato per Anna Karenina e Orgoglio e pregiudizio.