Non credo in niente. Esordio di Alessandro Marzullo, presentato in anteprima alla 59a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Il viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi alla soglia dei trent’anni che non vogliono rinunciare alle proprie passioni, nonostante il loro progetto di vita stia prendendo una direzione diversa da quella che speravano.
Quarto e ultimo appuntamento della rassegna In sordina: il regista Alessandro Marzullo sarà in sala per presentare il film al pubblico
Ambientato in una Roma decadente, il film racconta la storia di più personaggi che si muovono in questo paesaggio deteriorato: una donna, dotata di diversi talenti artistici, ma che per vivere lavora come hostess; un uomo che aspira ad affermarsi come attore, ma che nel frattempo si rifugia nel sesso occasionale; infine, una coppia di giovani musicisti, che per sbarcare il lunario si ritrova a lavorare in nero in un ristorante. Un racconto corale sulle vite di questi personaggi, che delinea il disagio e la frustrazione vissuta dai trentenni di oggi perennemente disillusi dal futuro.
«Non credo in niente – con un titolo che già annuncia la fine di ogni speranza di futuro – Marzullo firma un racconto generazionale, come si diceva, sufficientemente scomposto nel suo narrare e con il riflesso costante delle quattro vite dei suoi personaggi – gli attori tutti credibili, il che fa ben sperare – che, a loro volta, nella liquidità di questa società restano privi di punti di riferimento, come nel mare in tempesta, e piuttosto incapaci a immaginare un futuro che sentono vicino, ma senza che ne sappiano delineare i contorni in quella desertificazione dei sentimenti e dei desideri così esiziale per le loro vite.»
Recensione di Tonino De Pace pubblicata su Sentieri Selvaggi
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