Notte Fantasma
Drammatico | Italia | 2022 | 83 minNotte Fantasma. Presentato alla 79° Mostra del Cinema di Venezia, il film di Fulvio Risuleo è una sorta di “fuori orario” che procede dritto, come una freccia lanciata a tutta velocità dentro le strade di Roma.
Cinema, fumetto, musica. Venerdì 2 dicembre 2022 alle 21 Fulvio Risuleo e Frita (Francesco Rita), rispettivamente regista e autore della colonna sonora del film NOTTE FANTASMA e autori dei fumetti I PIXEL SOGNANO IN 8K? (pièdimosca edizioni) e CAMERETTE (Ottocervo), dialogano con Marco Leombruni, Becoming X - Art+Sound Collective, e Simone Rossi.
L'incontro è promosso in collaborazione tra PostModernissimo e POPUP • libri / spunti / spuntini con la partecipazione di Becoming X - Art+Sound Collective.
Recensione di Carlo Valeri pubblicata su Sentieri Selvaggi
Tarek (Yothin Calvenzani), un ragazzo figlio di immigrati, attende un autobus che non arriverà mai. Deve andare a trascorrere il sabato sera a casa di amici. Decide di andarci a piedi e di comprare pochi grammi di hashish per la serata. Un uomo in macchina (Edoardo Pesce, a briglia sciolta ma “dentro” il personaggio) lo segue, lo ferma. Ha un distintivo ma si comporta in modo strano. Gli mette le manette e lo costringe a entrare in macchina con lui, a trascorrere la notte con lui vagabondando per la Capitale. Quali sono le intenzioni del poliziotto: vuole arrestarlo o essergli amico?
Una notte, una macchina, due personaggi, una città. E poi risse, fughe, una deviazione al cimitero. Il poliedrico Fulvio Risuleo, classe 1991, tre lungometraggi, tanti corti premiati, serie tv web, fumetti, è regista fuori dalle categorie convenzionali del nostro cinema. In Notte fantasma restringe il campo, la durata, l’introspezione psicologica dei personaggi (che pure nella seconda parte emerge, donando al racconto toni crepuscolari) in una sorta di “fuori orario” che procede dritto, come una freccia lanciata a tutta velocità dentro le strade di Roma. Un “gioco” di cinema che scarta abbondantemente la trappole intellettualistiche delle tendenze d’autore, per farsi semplicemente narrazione di luce, di movimento, di “fatti” che succedono. Un piccolo film dove non sai mai che cosa può accadere nella scena successiva. Come fossimo in una slapstick comedy sotto anfetamina. E la conferma, forse ancora troppo timida, di un talento con in testa la possibilità di un cinema “diverso”. Che poi, ammettiamolo, raccontare la notte, nel cinema italiano, fa sempre bene.