PROGRAMMAZIONE CONCLUSA
Hubert Charuel
Un film di Hubert Charuel. Con Swann Arlaud, Sara Giraudeau, Bouli Lanners, Isabelle Candelier, Valentin Lespinasse.
Titolo originale Petit Paysan. Drammatico, durata 90 min, colore - Francia, 2017 - No.Mad Enterteinment.

Petit Paysan. Patrocinato da Slow Food, il film ha vinto 3 premi César e ha conquistato il Premio Foglia d’Oro a France Odeon.

Pierre è un produttore di latte trentenne. La sua vita ruota intorno alla sua azienda agricola, la sorella veterinaria e i suoi genitori. Mentre in Francia sta dilagando un’epidemia vaccina, Pierre scopre che uno dei suoi animali è infetto. L’uomo non vuole rassegnarsi a perdere i suoi animali e con loro il suo lavoro. Non ha nient’altro. Dovrà tentare l’impossibile per salvarli e salvarsi.
Hubert Charuel conosce bene la materia che ha deciso di trattare in questo suo primo lungometraggio. La fonte d’ispirazione sono i suoi genitori che hanno messo a disposizione la loro fattoria nei pressi di Reims dove vediamo agire degli attori professionisti e delle persone del posto.

Non è un caso che il film si apra con una scena destinata a sorprendere perché il regista, pur non avendo mai affrontato con i familiari il problema di un’epidemia vaccina, l’ha comunque temuta da bambino e da adolescente. Le mucche insomma hanno ‘invaso’ la sua vita.

Il cinema francese ha il pregio di tornare periodicamente ad abbandonare le grandi città per raccontarci la vita della provincia e, nello specifico, quella della campagna. Charuel ha lo sguardo del documentarista quando ci mostra la nascita di un vitellino ma sa come passare al thriller (riuscirà il nostro eroe ad evitare l’abbattimento di tutte le sue bestie?) senza dimenticare importanti annotazioni sociologiche. Ci ricorda infatti che se la tecnologia è un valido ausilio al lavoro degli allevatori (anche se non è ancora arrivata a misurare il grado di felicità degli animali) le istituzioni non sono altrettanto attente ai loro bisogni. Chi si trova colpito dalla disgrazia di un’epidemia si vede promettere rimborsi ed incentivi ma nell’attesa (lunga) non sa come tirare avanti. Charuel però non si limita a costruire la tensione su questi elementi. Si prende anche il tempo per descriverci l’amore ma anche la frustrazione che un ‘petit paysan’ trentenne prova per gli animali e nei confronti della quotidianità.

La sorella di Pierre è la veterinaria della zona e cerca di aiutarlo fin quando può ma la vita con i genitori (in particolare con la madre) è sempre più difficile per un Pierre che ormai vive solo con le sue mucche, si è staccato dagli amici e non è interessato (e forse fa bene) alla fanciulla (fornaia) a cui maman vorrebbe che lui dedicasse un po’ di attenzioni. In questo contesto vediamo progressivamente susseguirsi i suoi tentativi di aggiramento degli ostacoli che si scontrano con (questo è un elemento a favore della Sanità francese) dei controlli molto severi.