PROGRAMMAZIONE CONCLUSA
Wolfgang Fischer
Un film di Wolfgang Fischer. Con Susanne Wolff, Gedion Wekesa Oduor, Alexander Beyer, Inga Birkenfeld.
Titolo originale Styx. Drammatico, durata 94 min, colore - Austria, Germania, 2018 - Cineclub Internazionale.

Styx. Evento speciale EUROPEAN CINEMA NIGHTS 2020.
Proiezione unica ad ingresso gratuito nella sala virtuale del PostMod.

20 novembre
ore 19.45 presentazione dell’evento in diretta facebook
ore 20.00 proiezione del film dal sito del PostModernissimo
ore 21.35 incontro pubblico con Paolo Minuto (distributore del film – Cineclub Internazionale) e Sonia Ragone (Europa Cinemas) in diretta facebook

 

Premiato alla Berlinale, il film che ha vinto ilLabel di Europa Cinemas ed è finalista del Premio Lux, oltre ad essere candidato agli Oscar e agli EFA (European Film Award), ha il sostegno di Amnesty International che ne ha riconosciuto il valore politico e sociale.

Una dottoressa decide di prendersi una pausa dal lavoro e di salpare in solitaria sulla sua barca a vela da Gibilterra ad un’isola incontaminata nell’Oceano Pacifico. Il suo viaggio sembra scorrere serenamente finché, dopo una brutta tempesta, si imbatte in un peschereccio arenato pieno di profughi africani in grave difficoltà. Alcuni di loro provano a raggiungerla, ma solo un giovane ragazzo ce la fa. Insieme cercano di chiamare i soccorsi che tardano ad arrivare, mentre la situazione si fa sempre più drammatica. La donna si troverà quindi ad un bivio: provare ad aiutare gli uomini e le donne bloccati sull’imbarcazione oppure farsi da parte ed aspettare aiuti adeguati. L’incontro con la barca alla deriva dei profughi fa scattare un meccanismo narrativo in cui entrano in conflitto umanità, sopravvivenza, giustizia e solidarietà. E se in una situazione di soccorso organizzato queste tematiche emergono comunque inevitabilmente, lo fanno con più potenza se ad essere coinvolta è la coscienza di un solo individuo. La solitudine elimina qualsiasi elemento estraneo a questioni strettamente umane e pone la problematica del soccorso in mare in una prospettiva nuova, originale dal punto di vista cinematografico. Non c’è pietismo nel racconto, non ci sono sovrastrutture nella costruzione del personaggio della protagonista: è una donna che si pone delle domande legittime sulla possibilità di un solo individuo di intervenire in uno stato di crisi di altre persone e che non riesce a trovare risposte da altri se non da se stessa.