I tempi felici verranno presto. Film inedito in Italia in concorso alla Semanine de la Critique al Festival di Cannes dello scorso anno, il regista Alessandro Comodin sarà ospite dell’arena per presentare il film al pubblico.
Atto I Tommaso e Arturo, ai tempi della guerra, fuggono in un bosco.
Atto II Ariane, oggi, si perde nel bosco cercando un lupo.
Atto III La vita in cattività.
Prima Tommaso e Arturo, poi Ariane. Tre ragazzi diversi, due epoche diverse, due conflitti diversi, ma l’urgenza è sempre la stessa: fuggire. Lasciarsi alle spalle il mondo, spezzare le regole, tentare di ribellarsi allo stato delle cose. I tempi felici verranno presto, declinando le sfumature della parola “fuga” e immergendole totalmente nella natura, ci racconta una favola. Una favola buia dove sogno e verità si confondono, dove storia e metafora si rincorrono, dove incontriamo boschi e lupi, bellezza e morte, guerre collettive e guerre individuali, evasioni e prigioni. Tommaso e Arturo, alla fine, riusciranno a scappare? E Ariane, che si avvicina troppo alla foresta, riuscirà a tagliare tutti i fili da cui vuole divincolarsi? La grammatica del fantasy e del documentario, sotto lo sguardo attento e libero di Alessandro Comodin, non generano un corto circuito ma una surreale poetica degli opposti, coinvolgendo il pubblico “in un’esperienza profondamente sensoriale”.
“Dopo il successo di L’estate di Giacomo, questo nuovo film conferma la ricerca del giovane autore che offre un cinema capace di dare allo spettatore la sensazione di aver vissuto un’esperienza al di fuori del comune. Al confine tra il documentario e la fiaba I tempi felici verranno presto è un dittico sospeso tra due epoche per raccontare una storia d’amore stregata dalle guerre del secolo scorso.”
Anna Dazzan, Messaggero Veneto
“I tempi felici verranno presto, fiaba dell’oggi sul fascino della foresta e della vita selvaggia.”
Paolo Mereghetti, Corriere della sera
“Non una sola storia ma diverse dove il regista intreccia i racconti del suo Friuli, le leggende e le mitologie dei boschi. E dove entra anche la guerra, rivelatrice di un mondo sempre più crudele.”
Il Manifesto
“Un film affascinante, che porta lo spettatore attraverso il tempo secondo una struttura narrativa irta di asprezze alternate a improvvise dolcezze. Un film innanzitutto da respirare e solo poi da capire.”
Luca Mosso, La Repubblica
“Quel genere di entusiasmo che rende il film successivo più difficile anche se guardando I tempi felici verranno presto non sembra che Comodin si sia fatto spaventare mantenendo al contrario un orizzonte poetico e filmico di magnifica intraprendenza.”
Il Manifesto
“I tempi felici verranno presto è un’ambiziosa variazione sull’arte della fuga.”
Corriere della Sera
“I racconti di guerra di un reduce della campagna di Russia, gli archetipi della letteratura per l’infanzia, i lupi tornati nei boschi del cuneese, la comune voglia di libertà di giovani di generazioni diverse, la malattia, il carcere. Il tutto sintetizzato in una messa in scena rarefatta costruita con lunghe inquadrature, dialoghi ridotti all’osso, luce al naturale, la camera a mano all’inseguimento dei protagonisti. Il cineasta friulano, parigino di adozione, premiato a Locarno per L’estate di Giacomo, persegue un’idea di cinema personale, carica di riferimenti artistici. Il rischio di fuga in solitaria c’è, il talento pure.”
Corriere della Sera
Un racconto sensuale e misterioso.
Les Inrocks
Il film si svolge nel punto esatto in cui sull’incrociano le storie dei bambini perduti, delle principesse addormentate, dei cavalieri senza macchia e dei lupi mannari.
Le Monde