di Dagur Kári

Virgin Mountain

Drammatico | Islanda | 2015 | 94 min

Virgin Mountain. Miglior film, miglior attore, miglior sceneggiatura al Tribeca Film Festival.

Fusi è un quarantenne che fatica a entrare nel mondo degli adulti, trascinandosi in una realtà fatta di monotonia e routine. Quando una donna iperattiva e un bimbo di otto anni piombano improvvisamente nella sua vita, è costretto a saltare le tappe e assumersi le sue responsabilità.

Uno dei più famosi registi islandesi, Dagur Kári - noto per il suo debutto nel 2003 con Noi Albinoi, che ha affascinato il pubblico di tutto il mondo e ha conquistato una serie di premi ai festival e di plausi dai critici, e per i suoi film successivi Dark Horse e The Good Heart del 2009, che ha avuto meno successo - ritorna con una storia che potrebbe ancora una volta totalizzare numeri da film d'autore se posizionata correttamente. Il film è stato presentato alla sezione Special Gala della Berlinale.

Il titolo Virgin Mountain  si riferisce al personaggio principale, Fúsi (Gunnar Jónsson), un uomo di 45 anni fisicamente enorme che vive con la madre (Margrét Helga Jóhannsdóttir). Fúsi è un solitario assai taciturno, e i suoi interessi limitati includono ricreare la battaglia di El Alamein con un gioco da tavolo di guerra insieme con il suo unico amico (che ha una famiglia e commenta sarcasticamente le relazioni), ascoltare canzoni heavy-metal che richiede a un DJ radiofonico mentre siede nel suo pick-up e mangiare lo stesso piatto tailandese ogni venerdì sera nello stesso ristorante.

Kári delinea il profilo psicologico del protagonista nella fase iniziale, quando Fúsi irrompe mentre sua madre fa sesso con il fidanzato, Rolf (Arnar Jónsson). Il semplice fatto che l'anziana e dispotica madre abbia ancora una vita sessuale normale, mentre lui non ha mai avuto una ragazza, la dice lunga sul suo approccio (o piuttosto, sul suo non averne uno) con la gente. Per il suo compleanno, Rolf gli regala un coupon da utilizzare in una scuola di ballo, una buona occasione per incontrare una donna. E lo fa.

Sjöfn (Ilmur Kristjánsdóttir) è una bella ragazza con un sacco di problemi, per la maggior parte psicologici. Il loro rapporto è strano e pieno di incomprensioni e alti e bassi, ma è l'unico modo per l'uomo quarantenne di superare finalmente l'adolescenza e crescere.

Il cuore di Fúsi è grande come il suo corpo, ma è completamente all'oscuro di come funzioni il mondo reale. Fa amicizia con una bambina del suo condominio e gioca innocentemente con lei, senza pensare neanche per un momento a come potrebbe prenderla il padre della piccola. A lavoro come membro del personale di terra in un aeroporto, è costantemente vittima di bullismo da parte dei colleghi, e quando decide di reagire, si assiste all'unica scena brutale, ma anche fantastica, del film.

Per il resto, il tono del film è abbastanza delicato e agrodolce. È un'opera sensibile che riesce a non scivolare nel sentimentalismo. Grazie alla sceneggiatura intelligente, il ruolo di Jónsson gli calza a pennello, e il suo uso minimo di espressioni facciali è assai efficace nei rari momenti in cui mostra le emozioni, muovendo appena un pelo dei suoi baffi.

 

Dettagli

Titolo Originale
Virgin Mountain
Anno
2015
Regia
Dagur Kári
Durata
94 min
Genere
Drammatico
Distribuzione
Movies Inspired
Colore
colore
Cast
Gunnar Jonsson, Ilmur Kristjánsdóttir, Sigurjón Kjartansson, Franziska Una Dagsdóttir, Margrét Helga Jóhannsdóttir

Trailer

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