Zero Days
Documentario | USA | 2016 | 116 minZero Days. Stuxnet è un virus informatico in grado di autoreplicarsi scoperto nel 2010 da alcuni esperti. È stato creato con ogni evidenza dagli Stati Uniti ed Israele per sabotare il progetto nucleare iraniano. Ha però manifestato una criticità inattesa: oltre a colpire il bersaglio stabilito ha iniziato a diffondersi in maniera incontrollata e incontrollabile. Accade così che si sia finito per scoperchiare il vaso di Pandora di una possibile guerra informatica dagli esiti del tutto imprevedibili. A questo si aggiunge la creazione di un programma denominato Olympic Games che origina un virus che può bloccare le infrastrutture di nazioni intere.
Alex Gibney non ha bisogno di presentazioni. Basta ricordare il suo Taxi to the Dark Side per essere certi del suo impegno volto a smascherare disegni oscuri che le potenze mondiali vorrebbero non fossero rivelati. In questo caso ha affrontato un tema che non conosceva su proposta del produttore Sam Shmuger. "Talvolta vuoi fare un film non perché ne sai troppo ma perché ne sai troppo poco. Sono stato subito attratto dal soggetto ma ho pensato che sarebbe stato difficile perché sembrava tecnico. Ma ciò che abbiamo scoperto investigando è stata una storia ancora più grande su azioni sotto copertura, politica, moralità e su come il nostro governo, cercando di trovare una rapida soluzione, ha finito con il creare pericolose e inattese conseguenze che sono ancor più preoccupanti perché secretate".
Il tema è senz'altro interessante e i 'no comment' che aprono il documentario fanno comprendere senza alcun bisogno di ulteriori chiarimenti quanto la materia sia di scottante attualità. Resta la fondamentale importanza di un allarme lanciato perché venga raccolto dall'opinione pubblica. Peccato che, per attrarla, sarebbero stati utili una sintesi maggiore e un linguaggio cinematograficamente più efficace.